venerdì 24 gennaio 2014

NEW EXPERIENCE IS COMING


Tutto ok. Viaggio estenuante fatto con unica sosta a Dubai e arrivo a Sydney.
Gia` dall’ aereo riconobbi subito sua maesta` Opera House davanti ai grattacieli del CBD: uno spettacolo!!
Prime settimane in Ostello in centro, ed io che ripetevo in continuazione al mio amico: “anzi non lo stiamo sentendo il fuso...”. Puntualmente dopo un’oretta crollavamo su qualsiasi cosa di morbido ci si presentasse davanti. Il tutto per tre/quattro giorni.
Dopodiche` via in cerca di lavoro e casa.
Le prime due settimane girammo in lungo e in largo come trottole per tutta la city, consegnando CV ovunque; la casa invece (per modo di dire casa...una stanza con mini-cucinino e bagno ma indipendente) la trovammo presto grazie all’ aiuto di un mio contatto ottenuto in Italia e residente a Sydney da 30 anni, il quale si sta dimostrando davvero una gran brava persona.
Poi un giorno, cosi` per caso e per “fortuna”, incontrai e conobbi il mio vicino di casa (tutt’ora mio grande amico) il quale lavorava in un locale in zona e stava cercando qualcuno che lo aiutasse in cucina. Ricordo che mi disse queste parole: “Guarda, lasciami il tuo numero di telefono. Io ho gia` trovato una ragazza ma se lei non dovesse venire ti chiamo”. La ragazza non chiamo` ed io diventai Kitchen Hand. Ovviamente non avevo mai messo piede nella cucina di un ristorante se non da cliente ma vabbe`....mi buttai a capofitto nel lavoro e alla fine mi divertii` pure!
Ma non e` finita qui`. Nel frattempo il mio amico trovo` lavoro, anche lui fortunosamente, in un posto che aveva bisogno di personale: secondo lavoro preso!
Per quattro mesi, scusando il termine, mi sono fatto un mazzo tanto lavorando anche 17 ore al giorno ma cavolo....ne e` valsa la pena.
Mi sentivo, nel mio piccolo, indipendente e stimolato dalla “novita`” che mi si presento` davanti.
Uscivo, facevo shopping, happy hour a Darling Harbour quando non lavoravo, andavo al Casino`, in discoteca all’ Ivy, mi iscrissi pure ad un corso d’ Inglese “cheap” e fu li` che conobbi lui....Angelo! Chi e` Angelooo?!?!? Angelo e` “ma frati Angelo” (citazione in siciliano puro), un simpaticissimo ragazzo taiwanese dal nome sicilianissimo. Dal momento in cui mi disse che si chiamava Angelo diventai pazzo e ad ogni lezione sedevamo allo stesso tavolo. Gli insegnai non mi ricordo piu` quante parolaccie e la sua pronuncia era davvero buona (ahahahah).
Fortuna. Secondo me la parola “fortuna” e` una componente fondamentale, insieme alla parola “trovarsi al posto giusto al momento giusto” e alla parola “saper adattarsi ad ogni situazione”.
Per chi non conosce la lingua o la conosce a livello scolastico come me, queste tre cose sono le uniche a cui ti puoi aggrappare per superare i momenti difficili, tanto stai sicuro che e` solo questione di tempo; prima o poi qui` il lavoro lo trovi, e` sicuro! Se poi tu non fai niente per cercarlo e` un altro discorso.
Piu` passavano le settimane piu` conoscevo persone nuove (purtroppo quasi esclusivamente italiani, non utili per imparare la lingua) le quali, ognuno con esperienze diverse, mi aiutavano a capire come funziona il Sistema Australiano e i vari modi possibili per prolungarne la permanenza.
Perche` io non ho la minima intenzione di ritornare in Italia! Penso che dopo aver fatto due passi avanti per arrivare dall’ altra parte del mondo, ne farei tre indietro se tornassi.
Nei primi periodi e devo dire anche adesso ma non frequentemente, mi veniva spontaneo fare il paragone tra Italia e Australia, in ogni cosa e situazione. Ma sostanzialmente esiste una sola parola che per me racchiude tutto: “Opposto”. Si. Qui` ogni cosa e` opposta al nostro Paese a partire dalla posizione geografica, passando per la guida a destra, l’ efficienza dei trasporti e dei servizi pubblici (Banca, Posta, etc.), l’ esistenza della meritocrazia, il rispetto di tutte le regole civili, il funzionamento del sistema economico, e finendo con tante tante altre cose che non sto` qui` ad elencarvi.
Per quanto mi sforzi a non pensarci, questa cosa mi fa inc....... in modo pauroso perche` penso che noi italiani siamo almeno due passi avanti a loro (ed ho visto tante situazioni che lo dimostrano): abbiamo nel nostro dna la cultura del lavoro, non abbiamo bisogno di imparare da altri, ci viene spontaneo, se vogliamo riusciamo in qualsiasi cosa. E che facciamo? Invece di sforzarci a far funzionare le cose pensiamo a fregarci l’ un con l’ altro.
Per non parlare poi a livello storico: anche il posto piu` schifoso, piccolo e sperduto tra le Alpi, o in mezzo al nulla nella Pianura Padana, o in qualche isoletta dello Jonio, ha millenni di storia da raccontare. Qui` tutto il Continente e` stato scoperto appena 200 anni fa`!!! E intanto decine di migliaia di ragazzi come me ogni anno decidono di emigrare per poter riuscire anche solo a pensare ad un domani dignitoso.
Che tristezza!! (scusate la sfogo ma sono morbosamente attaccato alla mia terra anche se a 18.000 km di distanza).
Trovato! Ecco un altro “opposto” di grande importanza: la Politica Governativa sull’ Immigrazione.
Al contrario di noi, che siamo patriottici all’ inverosimile ma solo a livello morale e calcistico, loro sono patriottici con i fatti: prima di tutto vengo IO, pinko pallino o aborigeno australiano che sia, poi vieni tu immigrato, ma solo se hai le competenze certificate necessarie per far progredire il MIO PAESE. Quindi se tu sei realmente capace io (Governo) ti permetto di rimanere, ma devi affrontare costi esorbitanti tra Visti Documentazioni, Corsi Professionali, etc. in modo tale che i soldi rimangano sempre il dentro il MIO sistema.
Non a caso il PIL Australiano e` in crescita costante da oltre 20 anni.
Questo SI che e`patriottismo!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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