Tutto ok. Viaggio estenuante fatto
con unica sosta a Dubai e arrivo a Sydney.
Gia`
dall’ aereo riconobbi subito sua maesta` Opera House davanti ai grattacieli del
CBD: uno spettacolo!!
Prime
settimane in Ostello in centro, ed io che ripetevo in continuazione al mio
amico: “anzi non lo stiamo sentendo il
fuso...”. Puntualmente dopo un’oretta crollavamo su qualsiasi cosa di
morbido ci si presentasse davanti. Il tutto per tre/quattro giorni.
Dopodiche`
via in cerca di lavoro e casa.
Le
prime due settimane girammo in lungo e in largo come trottole per tutta la
city, consegnando CV ovunque; la casa invece (per modo di dire casa...una
stanza con mini-cucinino e bagno ma indipendente) la trovammo presto grazie
all’ aiuto di un mio contatto ottenuto in Italia e residente a Sydney da 30
anni, il quale si sta dimostrando davvero una gran brava persona.
Poi
un giorno, cosi` per caso e per “fortuna”, incontrai e conobbi il mio vicino di
casa (tutt’ora mio grande amico) il quale lavorava in un locale in zona e stava
cercando qualcuno che lo aiutasse in cucina. Ricordo che mi disse queste
parole: “Guarda, lasciami il tuo numero di telefono. Io ho gia` trovato una
ragazza ma se lei non dovesse venire ti chiamo”. La ragazza non chiamo` ed io
diventai Kitchen Hand. Ovviamente non avevo mai messo piede nella cucina di un
ristorante se non da cliente ma vabbe`....mi buttai a capofitto nel lavoro e
alla fine mi divertii` pure!
Ma
non e` finita qui`. Nel frattempo il mio amico trovo` lavoro, anche lui
fortunosamente, in un posto che aveva bisogno di personale: secondo lavoro
preso!
Per
quattro mesi, scusando il termine, mi sono fatto un mazzo tanto lavorando anche
17 ore al giorno ma cavolo....ne e` valsa la pena.
Mi
sentivo, nel mio piccolo, indipendente e stimolato dalla “novita`” che mi si
presento` davanti.
Uscivo,
facevo shopping, happy hour a Darling Harbour quando non lavoravo, andavo al Casino`,
in discoteca all’ Ivy, mi iscrissi pure ad un corso d’ Inglese “cheap” e fu li`
che conobbi lui....Angelo! Chi e` Angelooo?!?!? Angelo e` “ma frati Angelo”
(citazione in siciliano puro), un simpaticissimo ragazzo taiwanese dal nome
sicilianissimo. Dal momento in cui mi disse che si chiamava Angelo diventai pazzo
e ad ogni lezione sedevamo allo stesso tavolo. Gli insegnai non mi ricordo piu`
quante parolaccie e la sua pronuncia era davvero buona (ahahahah).
Fortuna. Secondo me la parola
“fortuna” e` una componente fondamentale, insieme alla parola “trovarsi al posto
giusto al momento giusto” e alla parola “saper adattarsi ad ogni situazione”.
Per
chi non conosce la lingua o la conosce a livello scolastico come me, queste tre
cose sono le uniche a cui ti puoi aggrappare per superare i momenti difficili, tanto
stai sicuro che e` solo questione di tempo; prima o poi qui` il lavoro lo
trovi, e` sicuro! Se poi tu non fai niente per cercarlo e` un altro discorso.
Piu`
passavano le settimane piu` conoscevo persone nuove (purtroppo quasi
esclusivamente italiani, non utili per imparare la lingua) le quali, ognuno con
esperienze diverse, mi aiutavano a capire come funziona il Sistema Australiano
e i vari modi possibili per prolungarne la permanenza.
Perche`
io non ho la minima intenzione di ritornare in Italia! Penso che dopo aver
fatto due passi avanti per arrivare dall’ altra parte del mondo, ne farei tre
indietro se tornassi.
Nei
primi periodi e devo dire anche adesso ma non frequentemente, mi veniva
spontaneo fare il paragone tra Italia e Australia, in ogni cosa e situazione. Ma
sostanzialmente esiste una sola parola che per me racchiude tutto: “Opposto”. Si. Qui` ogni cosa e`
opposta al nostro Paese a partire dalla posizione geografica, passando per la
guida a destra, l’ efficienza dei trasporti e dei servizi pubblici (Banca,
Posta, etc.), l’ esistenza della meritocrazia, il rispetto di tutte le regole
civili, il funzionamento del sistema economico, e finendo con tante tante altre
cose che non sto` qui` ad elencarvi.
Per
quanto mi sforzi a non pensarci, questa cosa mi fa inc....... in modo pauroso
perche` penso che noi italiani siamo almeno due passi avanti a loro (ed ho
visto tante situazioni che lo dimostrano): abbiamo nel nostro dna la cultura
del lavoro, non abbiamo bisogno di imparare da altri, ci viene spontaneo, se
vogliamo riusciamo in qualsiasi cosa. E che facciamo? Invece di sforzarci a far
funzionare le cose pensiamo a fregarci l’ un con l’ altro.
Per
non parlare poi a livello storico: anche il posto piu` schifoso, piccolo e
sperduto tra le Alpi, o in mezzo al nulla nella Pianura Padana, o in qualche
isoletta dello Jonio, ha millenni di storia da raccontare. Qui` tutto il
Continente e` stato scoperto appena 200 anni fa`!!! E intanto decine di
migliaia di ragazzi come me ogni anno decidono di emigrare per poter riuscire
anche solo a pensare ad un domani dignitoso.
Che
tristezza!! (scusate la sfogo ma sono morbosamente attaccato alla mia terra
anche se a 18.000 km di distanza).
Trovato!
Ecco un altro “opposto” di grande importanza: la Politica Governativa sull’ Immigrazione.
Al
contrario di noi, che siamo patriottici all’ inverosimile ma solo a livello
morale e calcistico, loro sono patriottici con i fatti: prima di tutto vengo IO,
pinko pallino o aborigeno australiano che sia, poi vieni tu immigrato, ma solo
se hai le competenze certificate necessarie per far progredire il MIO PAESE.
Quindi se tu sei realmente capace io (Governo) ti permetto di rimanere, ma devi
affrontare costi esorbitanti tra Visti Documentazioni, Corsi Professionali,
etc. in modo tale che i soldi rimangano sempre il dentro il MIO sistema.
Non
a caso il PIL Australiano e` in crescita costante da oltre 20 anni.
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